Sicurezza

Attacco Ransomware: come si diffonde e come proteggersi

Giulia Perdomini
08/04/2022
ransomware illustration

Gli attacchi informatici crescono in quantità e in severità

Come si legge sul Rapporto Clusit 2022, il 2021 è stato l’anno peggiore mai registrato. Complessivamente i cyber attacchi gravi registrati nel mondo sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente. Degli attacchi rilevati, il 79% ha avuto un impatto “elevato” (contro il 50% dell’anno precedente), mentre sono diminuiti quelli di impatto “medio” e “basso”. L’aumento di frequenza e gravità ha portato la stima dei danni a 6 trilioni di dollari per il 2021 (da 1 trilione di dollari stimato per il 2020).

L’anno 2022 è iniziato con una guerra che viene combattuta non solo sul territorio geografico, ma anche nello spazio cibernetico. Non possiamo dunque che presagire ulteriori complicazioni per quanto riguarda la sicurezza informatica per l’anno in corso e per quelli futuri.

Date queste premesse, è importante capire quali sono i principali attacchi che aziende e privati hanno più probabilità di subire e come difendersi.

La principale tecnica di attacco: il Ransomware

Il Rapporto Clusit 2022 riconferma i Malware — e in particolare i Ransomware — gli strumenti preferiti dai cyber criminali. Essi rappresentano oltre il 40% delle tecniche di attacco utilizzate. Il Ransomware è un Malware che impedisce alla vittima di accedere ai propri dati e minaccia di pubblicarli o cancellarli se non viene pagato un riscatto (in inglese “ransom” significa appunto “riscatto”).

L’idea di infettare un PC tramite un virus per cifrare i dati al suo interno e chiedere un riscatto risale al 1989. Il biologo Joseph Popp diffuse il Trojan AIDS che, dopo aver criptato i file dell’hard disk, mostrava un messaggio per informare la vittima che un ipotetico software aveva la licenza scaduta e chiedeva di pagare 189 dollari per sbloccare il sistema.

Ma l’attacco che ha fatto conoscere a tutto il mondo la tecnica del Ransomware è stato WannaCry. Nel maggio 2017 sono stati infettati e bloccati oltre 230.000 computer in quasi 100 paesi. WannaCry si diffondeva tramite una vulnerabilità di Windows nella gestione del protocollo SMB, relativa allo scambio di file in rete. Il bug in questione è stato chiamato EternalBlue e si pensa sia stato sviluppato dalla NSA e poi trafugato da un gruppo di hacker chiamato “The Shadow Brokers”.

Come si diffonde

Sebbene WannaCry non si sia diffuso tramite un messaggio email, la maggior parte degli attacchi Ransomware, rivolti soprattutto alle aziende, parte proprio da un messaggio email che veicola un virus. Queste email possono contenere un collegamento a un sito web controllato da un malintenzionato dove l’utente scarica involontariamente il virus. Altre volte l’email contiene un allegato dannoso che, una volta aperto dall’utente, scarica e installa il virus nel computer. 

Come agiscono i cyber criminali

Il compito del virus è dare ai criminali accesso al sistema per poi stabilire quale sia il tipo di Ransomware più opportuno da portare avanti. Questi attacchi partono quasi sempre da un virus diffuso su larga scala, ma poi i criminali studiano le loro vittime singolarmente. In base alla dimensione della vittima – ovvero alla sua possibilità di pagare un riscatto più o meno elevato – decidono come intervenire:

Quali sono gli strumenti e le tecniche per difendersi da un attacco Ransomware?

Non esiste un unico strumento ma una serie di tecniche e tecnologie per evitare il più possibile il rischio, ne citiamo alcune.

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Clusit, nata nel 2000 presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano, è la più numerosa ed autorevole associazione italiana nel campo della sicurezza informatica. Oggi rappresenta oltre 600 organizzazioni, appartenenti a tutti i settori del Sistema-Paese. Qboxmail è socio dal 2021. Maggiori informazioni su clusit.it.

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