Da stamani sono iniziate ad arrivare segnalazioni di utenti che non ricevono email da loro colleghi che inviano tramite smartphone o tablet. Dopo un pò di analisi abbiamo identificato il problema come legato ai soli utenti Vodafone Italia. L’SMTP smtp.net.vodafone.it è finito nella blacklist di Spamhaus, la più utilizzata dagli ISP.
Diciamo subito che finire in una blacklist può capitare a tutti, non si deve pensare che se gli IP di un ISP vengono segnalati questa deve essere per forza una cattiva azienda da bannare per sempre. Bisogna capire in quali e come mai ci si finisce dentro.
Fra tutte Spamhaus è la più affidabile ed utilizzata a livello globale, normalmente chi finisce per essere segnalato è un vero e proprio cialtrone o uno spammer incallito.
E bene il caso di Vodafone sembra essere vera e propria cialtroneria, stando a quello che riportano le pagine di Spamhaus l’smtp di vodafone era addirittura un open-relay ovvero qualsiasi utenti poteva inviare email tramite smtp.net.vodafone.it senza autenticarsi, il tutto già da diversi giorni:
Adesso perchè dico che questa volta non correremo in loro soccorso, semplice, perchè un azienda per quando grande ed importante possa essere deve tenere più in cosiderazione la loro sicurezza e reputazione in rete. Normalmente di fronte a fatti di questo tipo tutti gli ISP (o almeno quelli dello stesso paese di appartenenza del grande operatore) sono di fatto costretti a mettere un eccezione sui loro mail server per far arrivare ugualmente le email dagli IP in blacklist altrimenti le lamntele degli utenti diventano ingestibili.
Ma quando mai i grandi carrieri corrono in soccorso dei piccoli? Quando mai i loro call center ammettono di avere un problema invece di dire che per loro è tutto ok?
Ebbene, a questo giro io non ho intenzione di correre in soccorso di Vodafone, che siano loro ad assumersi le loro responsabilità. I loro IP rimarranno bannati dai nostri server fino a quando non saranno rimossi da Spamhaus. Spero che anche altri ISP spieghino ai propri clienti che il problema non è nostro ma di altri, tanti più grandi di noi, quanto più incapaci e sordi nel recepire le segnalazioni dei loro clienti.