Durante gli ultimi mesi mi è capitato di fare molti acquisti online, sia su siti noti (Amazon, ePrice) che su e-commerce meno noti ma che ambiscono a diventarlo. E devo dire che le differenze si vedono, non tanto sul servizio in se ma sulla fiducia che i secondi trasmettono al cliente e che può far si che i clienti non tornino per un secondo acquisto.
Mi sono quindi appuntato 5 errori, a mio avviso molto gravi, che spesso consulenti o web agency non fanno notare perché troppo concentrate su SEO e cose simili ma che fanno la differenza fra un venditore professionista ed uno improvvisato.
Quando mi registro ad un nuovo sito mi domando sempre con che livello di sicurezza sarà trattata la password del mio account. Sarà salvata in maniera cifrata o sarà per sempre archiviata in chiaro e visibile agli amministratori di sistema? Bene, nel momento in cui mi arriva l’email di conferma registrazione e ci vedo dentro la mia password super segreta che ho digitato con fiducia un attimo prima capisco che sto mettendo i miei dati in mano a degli sprovveduti. Quasi certamente infatti la mia password sarà salvata nel loro database in chiaro, inoltre è stata mandata, sempre in chiaro via email e chissà da quanti server poco sicuri è transitata prima di arriva nella mia casella email.
Quando poi cliccando sul link presente nella email che mi rimanda al sito del venditore e mi rendo conto che il loro server non mi rimanda in automatico verso la connessione sicura (HTTPS) vedo ulteriori problemi di riservatezza dei miei dati. Non importa se la mia carta di credito non passerà mai da quel sito perchè si appoggiano ad un gateway sicuro di terzi, da un punto di vista della professionalità il messaggio che passa è che non sono stato in grado di configurare un htaccess per rimandare tutte le connessioni verso HTTPS.
Se poi andando avanti nell’ordine mi arrivano messaggi di notifica dove i caratteri accentati sono sostituiti dal classico punto interrogativo, tipico dei messaggi di spam, inizio seriamente a domandarmi se qualcuno abbia mai verificato i messaggi che il proprio e-commerce manda ai clienti.
Altro aspetto che non trasmette fiducia è una Chat dove nessuno risponde. Posso capire che un piccolo venditore non abbia sempre del personale disponibile da mettere a presidiare una chat, ma a quel punto meglio non attivarla ed impegnarsi a rispondere alle email dei clienti nel giro di un ora.
Infine mi piace sempre fare questo gioco, supponiamo che io non abbia mai visto un sito di e-commerce in vita mia, ad un certo punto mi trovo a navigare su Amazon, su ePrice e su un e-commerce meno noto. Non conosco nessuno dei tre quindi la mia fiducia verso di loro si forma in quel momento. Il terzo sito riesce a trasmettere una sensazione di professionalità vagamente vicina a quella degli altri due? Non dico al pari perchè sarebbe impossibile, ma se la risposta che vi date facendo questo gioco è “decisamente no” forse dovete rivedere l’aspetto ed i testi del vostro e-commerce.
Magari nell’immediato questi errori possono anche non avere un effetto negativo sulle vostre vendite, ma nel momento in cui deciderete di investire per promuovere il vostro e-commerce verificare e correggere questi 5 problemi può fare la differenza fra voi ed il vostro concorrente.