Tutti siamo abituati ad inviare email, anche in grandi quantità, certi del fatto che questa attività non comporti costi per la nostra azienda. Ed in effetti è così, a parte i costi fissi di connessione ADSL ed energia elettrica non ci sono costi variabili in base al numero di email inviate. Ma siamo sicuri che anche in futuro sarà cosi?
Non sto pensando a possibili tasse nazionali sul traffico email ma al fatto che gli ESP (Gmail, Yahoo, Hotmail) tenderanno ad accettare senza problemi email da network di invio con una buona reputazione ed a penalizzare gli invii voluminosi provenienti da mail server minori.
Se ci pensate bene già adesso è così per l’email marketing, se avete una lista di 50.000 contatti a cui dovete inviare delle comunicazioni non utilizzerete l’SMTP fornito da vostro ISP in quanto o sarà lui a bloccarvi o saranno i server remoti a mettere in spam le vostre email. Dovrete per forza affidarvi ad aziende che dispongono di soluzioni specializzate per l’invio composte da decine di server ed indirizzi IP. Di fatto state già pagando un costo extra per inviare queste email.
Questo è solo il primo passo verso un internet in cui inviare email potrebbe avere un costo per singolo messaggio. Molte aziende specializzate in email marketing, e che quindi dispongono di infrastrutture per l’invio con un ottima reputazione, stano esplorando il mercato della fornitura di SMTP dedicati, o API dedicate, all’invio di email per qualsiasi scopo. Mentre fino ad adesso vi hanno fornito il servizio per creare il vostro messaggio a partire da un template, caricare la lista dei destinatari ed il pulsante “Invia” adesso vi forniscono il solo servizio di “delivery” ma con garanzia (o quasi) di consegna.
Uno esempio è MailChimp che da poco ha presentato un nuovo servizio chiamato Mandrill che conteggia il numero di email inviate dai loro server ed a fine mese emette fattura. Non si chiama questo pagare per inviare email? Certo sono sempre esistiti servizi di questo tipo ma quello che sto notando è che gli ISP tenderanno sempre più ad imporre dei limiti sul numero di email inviabili dai loro sistemi, mentre l’invio di email da server con bassa reputazione (in termini di deliverability) darà sempre più risultati scarsi.
Sinceramente non credo si arriverà mai a dover conteggiare le email inviate ai colleghi per evitare “bollette salate” ma chi gestirà ecommerce o comunity dovrà forse un giorno mettere in conto di passare tramite dei “professionisti” della spedizione di email se verrà che queste arrivino a destinazione.